di Amina Elia
Lara, oltre ad essere formatrice SILVIVA, è una docente di scuola dell’infanzia che, da circa vent’anni, porta le sue classi ad imparare nel bosco. La motiva vedere la curiosità e il benessere dei bambini e delle bambine e il tempo che sembra trascorrere più veloce, oltre al fatto di sentirsi in prima persona più connessa con ciò che la circonda. L’abbiamo accompagnata durante una sua uscita.
Lara insegna all’aperto con regolarità: almeno una volta a settimana, con qualsiasi tempo, assieme alla sua classe esce nel solito luogo all’aperto, che con lo scorrere delle stagioni offre sempre nuovi stimoli. Di tanto in tanto, organizza anche delle settimane o più giorni di fila in cui si sta all’aperto tutto il giorno, cucinando anche sul fuoco. Lì, l’apprendimento dei bambini e delle bambine è sempre interdisciplinare, in particolare per quest’anno scolastico il focus è ricaduto sullo studio d’ambiente, ad esempio andando all’esplorazione per (ri)conoscere i piccoli animali che abitano il sottobosco. Lara è una docente formata e con molta esperienza alle spalle, ma senza il supporto dei genitori, che a dipendenza alle disponibilità e su base volontaria, accompagnano lei, i bambini e le bambine durante le uscite, non sarebbe fattibile: quando gli allievi sono piccoli e numerosi è fondamentale avere un paio di occhi e di braccia in più. Inoltre, altri sostegni importanti derivano dalla direzione che ha sempre appoggiato le iniziative della docente, oltre che dal Comune di Brissago che si è attivato per garantire l’accessibilità al luogo in cui avvengono le lezioni all’aperto. Oltre ad avere un buon rapporto con queste autorità, Lara apprezza collaborare anche con colleghi e colleghe per condividere la sua passione e la sua esperienza riguardo all’insegnamento all’aperto.
Il luogo all’aperto

Quando Lara insegnava a Ronco sopra Ascona, c’era un’area boschiva facilmente raggiungibile dalla sede scolastica e le uscite erano quindi più semplici. Mentre nella sede di Brissago, inizialmente Lara e il resto del corpo docenti non avevano a disposizione un luogo per le uscite con alunni e alunne. Generoso, il Comune ha messo a disposizione un pulmino per permettere alla sezione di scuola dell’infanzia di Lara di raggiungere il bosco di Ronco sopra Ascona. Questo però richiedeva delle spese regolari non indifferenti. Poco fa invece, il Comune di Brissago ha trovato un accordo con l’Istituto Miralago per rendere accessibile alle classi della sede scolastica ad un’area verde non troppo lontana dalle scuole. In questo modo le uscite sono diventate molto meno costose e più semplici da organizzare. Oggi, infatti, le uscite di Lara e della sua classe si svolgono in un terreno terrazzato, dove si trovavo sia un’area di prato che una di bosco, oltre che a tratti la vista sulle isole.
Uscire assieme
Lara collabora anche con docenti di altre classi, in alcuni periodi è uscita assieme alle altre sezioni della scuola dell’infanzia. Quest’anno, invece, ha organizzato delle uscite assieme alle classi di primo ciclo della stessa sede. Un’occasione per i suoi piccoli di stare in compagni ed imparare dai bambini più grandi. Ma anche un’occasione per le altre docenti che, grazie all’esperienza di Lara, possono imparare a loro volta e prendere confidenza con l’insegnamento all’aperto di diverse materie scolastiche. Uscire è sempre un’occasione d’apprendimento sia per grandi che piccini, ma guidati dagli occhi attenti di chi ne ha fatto un’abitudine diventa ancora più arricchente.
Alla ricerca di “bestioline”: una lezione all’aperto di Lara
A metà marzo sono andata a trovare Lara durante un’uscita con la sua classe. Si canta al bosco quando vi si accede, come saluto rispettoso. La classe ha delineato un metro quadrato di terreno da osservare durante l’anno, con i suoi cambiamenti: stanno spuntando i primi fiori.

Poi ci si sposta, c’è una piccola “aula nel bosco” coperta da un telo, ci sediamo tutti li sotto. Lara mostra delle foto di piccoli animali: chiocciole, grilli, lombrichi, coleotteri ecc. Gli allievi e le allieve ripetono i nomi e a volte hanno aneddoti da raccontare. E poi la docente legge una storia che racconta la prospettiva di queste piccole “bestioline”, così entriamo in empatia con questi piccoli esseri viventi. Poi ci invita ad andare alla ricerca di questi animaletti: con una lente d’ingrandimento e un bicchierino bucato sul fondo per aiutarci a soffermarci sui piccoli dettagli. Ecco che i bambini e le bambine vanno entusiasti all’esplorazione e piano piano trovano le prime “bestioline”: un ragno, un centopiedi, qualche formica, ecc. Siccome è nuvoloso, umido e ancora freddo non ce ne sono in abbondanza e presto è ora di scaldarsi con una tisana calda con il miele e uno spuntino.
Poi arriva il momento di tornare in sede a piedi, non prima di aver salutato e ringraziato il bosco con un’altra canzone. Durante il tragitto altri dettagli catturano l’attenzione: il primo soffione della stagione e un muro morbidissimo pieno di rigoglioso muschio verde. In fila per due gli allievi e allieve rientrano verso l’aula scolastica.
La testimonianza di un genitore

Parlare.
Confrontarsi.
Discutere.